Il sistema dei parchi e delle aree protette della Maremma costituisce un potenziale attrattore per il turista internazionale, ma sono assenti politiche per il rilancio competitivo dell'area attraverso un brand in grado di creare visibilità globale.
Lo Studio di fattibilità denominato “Terre Etrusche” dovrà determinare una nuova visione della politica degli interventi: non più azioni puntuali per affrontare le emergenze (visione del breve periodo), ma azioni sistemiche derivanti da una regia unitaria che punta allo sviluppo attraverso la partecipazione pubblico privata (visione del medio-lungo periodo).
L’incremento di un turismo di qualità, complementare all'offerta balneare della Costa degli Etruschi ed integrato alla valorizzazione delle identità culturali e ambientali locali ed alle produzioni tipiche ed artigianali, costituisce una concreta opportunità di sviluppo socio economico del territorio.
“Terre Etrusche” è individuato quale “brand” territoriale trainante, da collegare alle azioni di marketing e di destination management regionali e nazionali, in sinergia con altri asset strategici per la Toscana, quali le Città d'Arte o la Via Francigena.
Lo studio di fattibilità pertanto si pone quale modello di sviluppo sostenibile fondato sulla vocazione turistica locale.
In questo obiettivo si riconoscono tutte le premesse e le analisi già svolte dall’Unione Europea per mostrare che il turismo è il settore maggiormente trainante per elevare il PIL ed i posti di lavoro in Europa, ed appare quale unica soluzione per elevare la dotazione di servizi ai residenti, facendoli “pagare” ai non residenti: competitività tra territori, anche limitrofi.
La valorizzazione del territorio dipende dal saper comunicare con chiarezza la rete delle polarità attrattive, le seconde e terze mete, gli itinerari di contesto, le manifestazioni locali, gli eventi eccezionali, in modo da creare una gerarchia di appuntamenti che orienti l’offerta di servizi dell’area vasta creando una cerniera tra le città culturali-storiche dell’interno e la costa.
L’offerta culturale è infatti e spesso la motivazione fondamentale per una visita breve e circostanziata.